Josef Ribaudo indaga il mondo della natura incontaminata e le sue relazioni con il mondo artificiale attraverso la creazione di sculture e installazioni ambientali che assemblano materiali organici e inorganici. Porzioni di rami di ulivo, radici di vite e altri legni naturali sono il punto di partenza delle sue opere, su cui l’artista mette in atto un processo di crescita “anormale e antinaturale”, unendoli e combinandoli con materiali artificiali quali ferro, resina, vernici industriali, bronzo.

Vite è una installazione ambientale site-specific costituita da una radice di vite che si allunga in più direzioni combinandosi a porzioni metalliche che si ancorano al pavimento, al soffitto e alle pareti dall’ambiente che la accoglie. L’intera struttura è ricoperta da una vernice resinica di colore arancione. Il risultato è un corpo dall’aspetto alieno che mostra l’interazione tra la natura intatta e l’azione umana, tra il mondo originario e quello artificiale, un’opera suggestiva realizzata con l’intento di trovare un equilibrio tra le diverse forze in gioco nella visione di una natura capace di riprendere il controllo, di rigenerarsi e di trasformare l’oppressione causata dall’uomo in una nuova forma di vita.