Quest’opera, che a prima vista potrebbe sembrare una variazione sul tema delle “Vanitas” per la presenza del teschio e della natura morta, con il titolo Testa Croce introduce un tema più ampio.
L’opera ruota attorno a due figure e, più precisamente, a due supplizi: quello di Giovanni Battista che viene decapitato e quello di Cristo che viene crocifisso. Sul Cranio del Battista decapitato si innalza la scena della Crocifissione con le tre croci, quella centrale di Cristo e quelle laterali dei due ladroni.
La visione di Francesco De Grandi conduce letteralmente ed etimologicamente al Calvario, dal latino Calvariae locus, «luogo del cranio», riprendendo e rielaborando la tradizionale iconografia delle crocifissioni raffigurate con un teschio dipinto sotto la croce.
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