Un approccio ironico contrapposto ad un senso di malessere e di nostalgia sono le fondamenta del linguaggio di Azzurra Messina. Infanzia, ambiguità sessuali, crescita ed eventi traumatici, sono i temi trattati con più assiduità nelle sue opere autobiografiche attraverso le quali collega le sue personali paure a quelle degli altri, tessendo invisibili ragnatele che la connettono ad altri corpi o entità.
In Anatomia Speciale una figura umanoide posta al centro della rappresentazione pittorica, come una tavola di anatomia speciale (studio anatomico di una sola specie animale), è percorsa da segni grafici che come filamenti la collegano ad ambigue forme galleggianti. La prima forma a destra – collegata all’occhio – è un’astratta rappresentazione anatomica di quello che potrebbe sembrare l’interno del bulbo oculare e che invero vuole mostrare l’assetto psicologico del soggetto ed il suo intimo turbamento. La seconda forma – collegata al taglio sotto il seno – appare come una sorta di utero immaginario, rappresentazione di un dolore del tutto femminile.
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