Fortemente attratto dalla Pittura Sacra e dalle icone medievali, nella produzione più recente Mattia Barbieri realizza frequentemente opere con soggetti a carattere spirituale, nelle quali si rivela spesso indefinito il confine tra pittura e scultura.
Echoes Eyes è una scultura a parete dove la fisionomia umana di un profilo arcaico si confonde con elementi vegetali, evocando una natura panica dove il divino risiede in ogni cosa, soprattutto nell’indefinito. Foglie agettanti in gesso dipinto emergono dalla superficie come manifestazioni di un inconscio profondo e maculato, mentre piccoli paesaggi metafisici dipinti negli spazi della scultura appaiono come scenari in cui l’eccezionale e il miracolo si manifestano, colorati portali d’accesso verso altre dimensioni e altri luoghi.
Un’opera dove l’uso combinato dei due medium esprime una delle principali caratteristiche della ricerca artistica di Barbieri.
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